Ipovisione

ipovisione macula

Essere ipovedenti, cosa significa?

Con Ipovisione intendiamo la branca dell’Oculistica che si occupa del potenziamento delle capacità visive residue e della riabilitazione visiva.

Un paziente si definisce ipovedente quando per una qualunque patologia oculare non riesce più a vedere come prima, perdendo la propria autonomia e abilità visiva.

Se una persona, anche con occhiali corretti, non riesce più a leggere, probabilmente ha già una malattia oculare che lo compromette. Se la cura della malattia non sortisce effetto ecco che il paziente diventa “Ipovedente”.

In tal caso che fare? Oggi le possibilità di potenziare e mantenere una più che accettabile autonomia visiva esistono ma devono essere conosciute per non rischiare di contrarre una condizione di ipovedenza sempre più profonda.

In sintesi le cose da considerare quando la visione si compromette senza rimedio sono:

  1. Imparare le strategie necessarie per sfruttare il residuo visivo attraverso la riabilitazione visiva
  2. Poter disporre della miglior qualità cellulare e visiva possibile attraverso le terapie di supporto e le terapie antiapoptotiche.

La riabilitazione visiva viene fatta apprendendo ad usare le aree della retina che ancora funzionano potenziando le dimensioni e la qualità dell’immagini mediante opportuni ausili ingrandenti. Il metodo più avanzato è la individuazione di tali aree attraverso la realtà virtuale con cui gli operatori sperimentano il modo di vedere dei pazienti ipovedenti e scelgono il miglior percorso riabilitativo. Inoltre possiamo stabilizzare la fissazione dell’occhio su queste aree mediante opportuni training visivi che abbiamo chiamato fotostimolazioni neurali customizzati, cioè personalizzati per ogni paziente. Tali stimolazioni sono ripetibili nel tempo. E’ come se si andasse ad una specie di palestra per la vista che ci consente di mantenere il più alto residuo visivo possibile.

Poter disporre invece della miglior qualità cellulare è fondamentale per evitare che la malattia col tempo finisca per inficiare i risultati ottenibili con la riabilitazione visiva.

Utilizziamo un insieme di prodotti di supporto detti Integratori che hanno caratteristiche neurotrofiche e antiossidanti, tali da permettere il miglior metabolismo cellulare a livello oculare e dunque la miglior resistenza da parte delle cellule sane nei confronti della malattia. Parliamo di terapia ortomolecolare.

Un risultato più profondo è ottenibile utilizzando invece i Fattori di Crescita almeno in casi selezionati, per potenziare le condizione vitali della retina. E’ stato dimostrato che a due anni dall’impianto di fattori di crescita la qualità funzionale della retina è migliore rispetto ai casi non trattati che vanno invece peggiorando consentendo il mantenimento o l’incremento dei risultati ottenuti con la riabilitazione visiva.

 

Già oggi sono possibili risultati sensazionali dove convivere con una malattia oculare grave mantenendo le proprie capacità relazionali e di autonomia psicosensoriale è realtà. Ma è necessario rivolgersi a Centri che si occupano allo stesso tempo della riabilitazione visiva (cioè di ausili e di training visivo), e di terapie antiapoptotiche di supporto (mediche e chirurgiche), e dunque che abbiano attrezzature diagnostiche e competenze mediche e chirurgiche adeguate.

 

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